Categoria ‘Insaziabili’

museo maialeVia Castello, Carpineto Sinello (Chieti)
Del maiale non si butta via niente. In questo momento di crisi, l’attualità del vecchio detto popolare è sorprendente. Anche i curatori del giovane museo devono aver pensato a qualcosa del genere, e hanno deciso di esporre tutti i derivati del roseo suino. Potrete grufolare tra varie aree: quella che presenta in modo dettagliato l’animale tracciandone la carta d’identità, quella dove si ricostruisce il ruolo dell’allevamento del maiale nell’economia rurale italiana, quella dove si approfondiscono le tecniche dell’arte salumiera, l’area culturale dove si racconta la fortuna del suino nella pittura e nella letteratura, e infine il paradiso dei carnivori (e inferno degli erbivori) dove dal soffitto pendono insaccati di ogni sorta pronti a essere assaggiati.
Molto divertente e azzeccato il logo del museo, complimenti al grafico che l’ha realizzato da parte della redazione!
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museo della pastaVia Flaminia 141, Roma
“Macaroni… m’hai provocato e io te distruggo, macaroni! Io me te magno!” diceva il grande Alberto Sordi in ‘Un americano a Roma’. A qualsiasi latitudine e longitudine nel mondo, il destino dell’italica pietanza è sempre lo stesso: essere distrutta dalle fauci mentre provoca un sommo godimento alle papille gustative. Addentrati in questo saporito museo per scoprirne gli ingredienti del successo. Ripercorrerai la storia della pasta negli ultimi otto secoli, conoscerai i veri macchinari usati nella filiera produttiva, otterrai preziose informazioni nutrizionali, contemplerai le opere d’arte dedicate alla pasta dall’antichità ai giorni nostri.

Attenzione – il Museo della Pasta è temporaneamente chiuso
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panePiazza Bolognini 2, Sant’Angelo Lodigiano (Lodi)
Troverai pane per i tuoi denti. Ma, essendo esposto da parecchio tempo, ti consigliamo di non azzannarlo: potresti rimetterci la dentatura. Ci sono cinque sale: nella prima sono presentati i cereali; nella seconda sono illustrate le modalità per coltivare il grano, raccoglierlo e macinarlo; la terza raccoglie oltre 500 forme di pani (veri) delle regioni italiane e di molti paesi stranieri; nella quarta sono visibili le attrezzature per la produzione del pane come impastatrici, attrezzi del fornaio, banco da lavoro per impastare a mano, ricostruzione di forni antichi e del primo ‘900; nell’ultima sono esposte le tasse, i regolamenti e le disposizioni governative emesse nel XVIII e XIX secolo a proposito del pane. Leggi il resto »

liquiriziaContrada Amarelli, Rossano (Cosenza)
Qualora ti piaccia rosicchiare i bastoncini di liquirizia potresti fare un salto in questo museo. Contiene una vasta documentazione riguardo la lavorazione e la commercializzazione del succo della pianta. Una parte è dedicata alla pianta di liquirizia, di cui si spiegano tecniche di coltivazione e di lavorazione e si mostrano gli attrezzi utilizzati per ottenerne il succo come stampi in bronzo, forme di porcellana e macchinari più moderni. C’è anche una ricostruzione accurata di un negozio ottocentesco, sui cui scaffali fanno bella mostra di sè i prodotti di un tempo impacchettati nelle confezioni originali. Leggi il resto »

confettiVia Stazione Introdacqua 55, Sulmona (L’Aquila)
Bianchi per il matrimonio, rosa o azzurri per il battesimo, verdi per fidanzamento, rossi per laurea. Fin dai tempi antichi il confetto viene considerato simbolo di prosperità e distribuito in occasioni di eventi speciali. A Sulmona, patria di questo dolce, la Fabbrica di Confetti Pelino ha allestito un’esposizione di macchinari, cimeli, ricordi, oggetti rari e preziosi legati alla sua produzione. Ci sono anche i diplomi ottenuti nelle principali esposizioni mondiali dall’800 ad oggi, i brevetti registrati in diversi paesi europei e in tempi remoti, una collezione di antiche bomboniere. Stampe e tavole esplicative aiutano poi il visitatore a capire che cosa ha significato per Sulmona l’industria del confetto. Leggi il resto »

grappaVia Gamba 6, Bassano del Grappa (Vicenza)
Le distillerie Poli presentano con eleganza la storia della distillazione e della grappa attraverso un percorso didattico breve ma esaustivo. Nella prima sala si ripercorre l’evoluzione dell’arte distillatoria: dagli alchimisti alla ricerca dell’elisir di lunga vita, ai medici rinascimentali che distillavano erbe e fiori per scopi farmaceutici, fino agli acquavitai veneziani che nel ‘600 producevano per uso voluttuario. La seconda sala si concentra sulla grappa. Grazie a illustrazioni, alambicchi e strumenti per la produzione sono descritte le sue origini, le caratteristiche della materia prima (la “vinaccia”), le diverse tecniche di distillazione e le ragioni che contribuiscono a rendere questo prodotto unico al mondo. Prosit! Leggi il resto »

vinoVia Borgolecco 9, Gambellara (Vicenza)
“Ancora un litro de quel bon…e andemo a casa!”. Grazie alla passione della famiglia di produttori Zonin è possibile visitare, oltre alla cantina di invecchiamento e la barriqueria, anche una interessante collezione privata. Ammirerai una raccolta di attrezzature vinicole che vanno dalla metà dell ‘800 ad oggi, la più importante raccolta di francobolli esistente in materia vinicola – oltre 4.000 esemplari – provenienti da tutto il mondo, volumi antichi, incisioni, proclami ed editti del periodo 1500-1800 e una collezione di bicchieri antichi in vetro di Murano. Il pezzo pregiato della biblioteca è costituito dal “De naturalis vinorum historia ” una rassegna italiana sul doc cinquecentesco pubblicato nel 1596 dal medico e naturalista Andrea Bacci. Per veri intenditori. Leggi il resto »

cioccolatoVia Capo Dell’ Acqua 1, Norma (Latina)
Ti sembrerà di recitare in “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato”. Scoprirai gli antichi strumenti Maya per la produzione del “cibo degli dei”, otterrai informazioni sulle piantagioni di cacao, vedrai confezioni e pubblicità di inizio novecento, passeggerai in un’antica fabbrica di cioccolato totalmente ricostruita con macchine originali, riceverai notizie sulla lavorazione del cioccolato nella sala video e ti abbevererai alla “Fonte del Cioccolato”, dove il prezioso liquido sgorga caldo e profumato. Mancano solo i nanetti Umpa-Lumpa! Leggi il resto »



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